
Con il supporto dei suoi amici, Sofia si sentì un po’ più calma e fiduciosa che tutto si sarebbe risolto! Lucas, con un particolare interesse e una particolare predisposizione per le questioni di sicurezza informatica, ha guidato l’analisi dei messaggi anonimi. Hanno scoperto che l’aggressore stava utilizzando un server proxy, ma aveva commesso un errore in un messaggio, rivelando un indirizzo IP. Maria e João hanno notato degli schemi ricorrenti nelle parole usate dall’aggressore e hanno cercato di tracciarne il profilo. Con il nuovo indizio, hanno deciso di raccontare la situazione al loro insegnante di informatica, che ha risposto ad alcune delle loro domande. Nei giorni successivi sono state effettuate numerose analisi e registrazioni. Ogni passo avanti ha accresciuto la speranza di Sofia. L’unità e la determinazione dei suoi amici hanno rafforzato i legami tra loro, avvicinandoli per identificare l’aggressore e porre fine alle minacce.